Descrizione:
Il progetto “la sostenibile leggerezza dell'essere” propone sulle facciate dello stabilimento una serie di profili umani creati con led di colori diversi, simbolo del forte contributo umano che il territorio dà all'industria. I led sono supportati da un leggero reticolato di acciaio, sul quale si svilupperanno 140 essenze perenni e 40 rampicanti, piantate in 17 fioriere di acciaio corten poste alla base delle facciate. Nelle aree verdi circostanti sono state inoltre piantate più di 100 acidofile (camelie, rododendri e azalee). Le essenze arboree simboleggiano la ripresa possesso da parte della natura degli invasivi manufatti industriali, a testimonianza della crescente voglia di sostenibilità ambientale da parte dell'uomo. Il progetto richiama il precedente lavoro realizzato oltre 10 anni fa dagli artisti Kane Do e Ulrike Kohnen Zulzer, nell'ambito di un'iniziativa promossa dalla Fondazione Pistoletto.

Obbiettivi:
Il progetto “la sostenibile leggerezza dell'essere” da un lato, con i volti umani, simboleggia il forte contributo umano che il territorio dà all'industria, dall'altro con la parte a verde rappresenta la ripresa possesso da parte della natura degli invasivi manufatti industriali, a testimonianza della crescente voglia di sostenibilità ambientale da parte dell'uomo. Il progetto inoltre non si limita alla facciata dello stabilimento ma coinvolge l'intera area di accesso al paese, in quanto per Giuseppe Botto la sostenibilità non deve riguardare solo la filiera produttiva ma anche il territorio dove è collocata l'azienda e dove risiedono i suoi lavoratori.